venerdì 27 gennaio 2017

Un problema alla retina indice di una predisposizione al Parkinson?





Un problema alla retina indice 
di una predisposizione al Parkinson?

L’alterazione genetica maculare potrebbe essere il campanello d’allarme di una carenza nella produzione di dopamina, alla base del Parkinson

di Cesare Peccarisi

shadow

 studio dei NIH, i National Institutes of Health statunitensi, appena pubblicato sul Journal of Biological Chemistry dai ricercatori della Duke e della Cleveland Universities diretti da Paulo Ferriera, ha individuato una predisposizione genetica che favorisce lo sviluppo dell’alterazione del pigmento retinico dell’occhio che porta a degenerazione maculare senile, malattia dell’occhio che colpisce oltre un milione di italiani (12% ha fra i 60 e i 70 anni, il 20-30% intorno ai 75, dopo i 90 si arriva al 60%) alterando la cosiddetta macula, l’area centrale della retina più sensibile agli stimoli luminosi.
Il fattore genetico
Finora erano stati individuati vari fattori di rischio come l’età over 55, essere di sesso femminile o di razza bianca, abuso di alcool e fumo, eccessiva esposizione a luce solare, ipertensione, obesità e dieta ricca di grassi e colesterolo. Da tempo si sospettava il coinvolgimento di un fattore genetico, ma ora che è stato individuato, i ricercatori americani hanno avuto anche l’inattesa sorpresa di scoprire che tale alterazione, un’ablazione della proteina chiamata Ranbp2, è legata anche alla malattia di Parkinson perché l’epitelio retinico sano produce levodopa, un precursore del neurotrasmettitore dopamina, la cui carenza è notoriamente alla base del disturbo del movimento che tutti ricordano come malattia del tremore. L’alterazione retinica potrebbe essere il campanello d’allarme di una ridotta produzione dopaminergica anche nei nuclei della base, le sedi cerebrali che determinano malattia di Parkinson, tant’è vero che un terzo circa dei casi con alterazione retinica ha sviluppato anche tremore parkinsoniano nel giro di 4 settimane.
malattia di Parkinson e la degenerazione maculare, ma non solo.

Nessun commento:

Posta un commento